Introduzione alla Chirurgia Plastica e Ricostruttiva
L’ esposizione solare protratta nel tempo può determinare non solo danni cutanei da fotoaging, purtroppo osserviamo un crescente numero di casi di sviluppo di neoplasie cutanee e in particolare di epiteliomi basocellulari e spino cellulari che oggi tendono a colpire soggetti sempre più giovani. Gli epiteliomi costituiscono le neoplasie più frequente nell’uomo. Diagnosticati in fase precoce possono spesso essere trattati in modo conservativo evitando interventi chirurgici.
Sono soprattutto le aree fotoesposte quelle considerate più a rischio, il volto in particolare. Il trattamento di queste lesioni, spesso destruenti, comportano complessi interventi ricostruttivi mirati non solo a garantire la radicalità oncologica ma anche a salvaguardare l’ aspetto estetico dei soggetti colpiti.
La competenza e l’esperienza del chirurgo plastico sono fondamentali per intervenire in questi casi in maniera ottimale e garantire così i migliori risultati. Normalmente nelle ricostruzioni si usano lembi (di avanzamento, di rotazione, di trasposizione etc) o autotrapianti di cute.
Con la politica di prevenzione messa in atto da alcuni anni e il controllo periodico dei nevi allo stato attuale si riesce a fare diagnosi precoci in molti casi di melanomi.
Una biopsia spesso risulta decisiva per una corretta diagnosi ed essenziale per avviare l’ iter diagnostico-terapeutico per una neoplasia che mette a rischio la vita avendo la capacità di metastatizzare a distanza.
